domenica 7 febbraio 2021

L'ultimo paradiso - recensione -

Eh già io sono una che causa troppa pubblicità ci casco e o devo vederlo o devo leggerlo...così oggi pomeriggio lo abbiamo visto mentre preparavo una torta fresca. 
TRAMA: nell'Italia degli anni cinquanta, un contadino lotta per ottenere migliori condizioni di lavoro, ma le cose si complicano quando si innamora della figlia di un proprietario terriero. 
Non è il mio genere o meglio, lo ho visto solo per curiosità, e all'inizio non partiva, non lo capivo, era un casino ( in alcuni punti ci volevano i sottotitoli )....poi un pochino ha preso vita, ma ripeto non è molto il mio genere, anche e soprattutto per il fatto che le donne non contavano un cazzo ed erano attorniate da uomini e padri padroni, che schifo mi viene solo al pensiero. Ma la storia ha il suo corso, e non è poi così male, per un fatto che non mi aspetterei, ma nn voglio spoilerare.
Ammetto che ho fatto fatica a identificare zio Franco e Damiano Scagliusi in altri personaggi, ma alla fine cel'ho fatta, tutta colpa del Bianchini e dei suoi favolosi libri. Scamarcio diciamo che al contrario di molti altri attori, con la crescita non è migliorato....lo preferivo ai tempi di Tre metri sopra il cielo, ( devo anche rileggere i libri ) ora non mi piace più, assomigliava anche al mio ex ( entrambi maturati di età ). 
Alla fine il periodo è quello che è, siamo tutti ostaggio di questa pandemia, i cinema sono chiusi e i pochi film prodotti non sono di alto livello, questo per esempio è stato registrato in 7 settimane, ed è povero, molto povero al contrario di un film girato in vita normale, povero di location di personaggi, comparse. Restiamo in attesa di riprendere la vita da dove la abbiamo lasciata.

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