E' la prima volta che leggo un libro scritto in prima persona, ( avendo cmq il libro di Biagio Antonacci - che chissà se prima o poi sarà autografato - e quello del mio primo amore Scialpi MA che ancora nn ho letto ) molti di noi credo che vogliamo sapere o meglio siamo rimasti con l'amaro in bocca quando i nostri amati 883 si sono sciolti....e cmq a me poi Max solo non è che abbia fatta fatto poi impazzire con le canzoni future.
Credo che ogni persona dovrebbe scrivere un libro, di alcune persone conosciamo il viso e la voce, ma non sappiamo come parla all'infuori di mentre canta, non sappiamo nulla, va bene ora con i social magari qualche dialogo riusciamo anche ad averlo, ma l'esprimersi e scoprire qualcosa di più celo meritiamo. Mauro era ( e spero che lo sia ancora, sicuramente se ha fatto tutto ciò che ha fatto ) un sognatore, non è rimasto lì a Pavia a guardare il ticino che passava e ha deciso di andare a prendersi ciò che voleva accettando tutte le conseguenze che ciò ha dato. Così dovremo fare tutti, non restare lì ma andarci a prendere ciò che vogliamo, forse a 17 anni si è più impulsivi, ed è giusto così, i caratteri molli vivono la vita scelta dagli altri. Mauro ha attraversato l'oceano solo per inseguire una modella e non restare più nei panni di un personaggio che ormai non sentiva più suo.
Gli anni 90 sono molto diversi da oggi, se ci mettiamo a fare una lista di cosa è esploso in 30 anni sarebbe molto lunga, noi eravamo diversi, migliori questo è sicuro, eravamo vivi di sentimenti cosa che a malincuore gli adolescenti di oggi non hanno.
Mauro racconta i passaggi della sua vita dalla scuola all'incontro con Max che gli ha cambiato la vita, in tutti i sensi, e la corsa verso i suoi sogni. Un bel viaggio. Emozionante.
Ora come tutti spero che uscirà un album degli 883 cantate da Max e Mauro, direi che celo meritiamo.
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