Devo ammettere che mi ha coinvolta molto, forse perchè ancora ho la testa al 1994 dove è iniziata la mia adolescenza....e di anni ne sono passati...quindi non è che mi sento vissuta, ma di esperienze ne ho vissute in questi anni !!!! Ex fidanzati...ora con facebook li si tiene d occhio...nel senso che si cerca di tenerli il più possibile lontano..quindi ho riversato su di me gli incontri tra Olivia e Valerio, si ammetto una carrambata pure io la ho avuta, ma niente di grave.
E onestamente è bello crescere con un amico d infanzia, che poi ci s innamora....ma le avversità della vita ti complicano tutto, deve essere veramente bello.
Io però lo avrei fatto finire in modo diverso.
A mio dispiacere leggendo mi è venuto in mente la trama di Le stagioni del cuore, la fiction del 2004 con Anna Valle che mi era piaciuta moltissimo.....che dire..simile.
TRAMA:
Nel giardino di una villa, Olivia e Valerio giocano felici. Sono cresciuti insieme e da sempre sono amici inseparabili. Eppure provengono da mondi molto diversi: Olivia è l'erede di una ricca famiglia di costruttori, mentre Valerio è il figlio del giardiniere e della cameriera. Differenze profonde nell'Italia violenta e instabile degli anni Settanta. Differenze che per due bambini come loro non significano nulla. È in una sera speciale che, a cinque anni, Olivia e Valerio si danno il primo bacio. Ma dopo poco sono costretti a darsi anche il primo addio: Valerio si deve trasferire in un'altra città, passando di schianto dalla collina bolognese alla borgata romana. Da quel momento in poi la vita prova a separarli. Senza riuscirci: quello che li lega è troppo forte. Ma è un amore difficile da difendere, soprattutto se si prendono strade che portano ad allontanarsi: Olivia tende a perdersi in vite che non possono essere la sua e Valerio rinuncia ai suoi ideali per dedicarsi a una carriera che non gli appartiene, trascinato da un'Italia ormai pienamente berlusconiana. Eppure continuano a inseguirsi, a incrociarsi, a pensare l'uno all'altro. Perché due persone legate nel profondo, non possono perdersi mai.
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