Ed eccoci qua, a pochi giorni dall ultima puntata di The O. C. con un altra serie.
Da giorni vedevo la pubblicità e subito mi ci sono buttata. Curon una produzione italiana in esclusiva per Netflix, sul genere devo ancora cercare di capirlo, un mistery ( anche se di mistero se ne poteva mettere molto di più ) fantasy forse.
Ambientata a Curon, posto che avevo già scoperto da qualche anno ( grazie alla copertina del libro Resto qui di Marco Balzano e alla corsa Il giro del lago di Resia - restando sempre e cmq in area corse e maratone ).
7 episodi uno dietro l altro mentre fuori un forte temporale ha buttato acqua per ore, ci sono tutte le carte in regola per una seconda stagione.
La trama non è male, ma secondo me manca di suspence, di mistero, di cadaveri, ma sopratutto doveva essere più sviluppato più allungato, di dati per creare ce ne son molti ma non sfruttati abbastanza...e così tutto in 7 episodi. In alcuni momenti mi sembrava di vedere Le tre rose di Eva. Non mi è dispiaciuta, al contrario di tutti quelli che hanno massacrato la recitazione degli attori ( solo due a me conosciuti ) io non ho trovato poi questa pessima recitazione.
Tutti i misteri avvolti dal campanile del fiume Resia, che immagino grazie a questa serie starà diventando meta di turismo e tantissime belle riprese di paesaggi che fanno solo venire voglia di andare a visitarli.
TRAMA:
Anna Raina, una donna milanese, fa ritorno dopo 17 anni di assenza nel natio paese di Curon, piccola località di montagna sulle rive di un lago su cui circolano strane leggende, insieme ai figli gemelli adolescenti Mauro e Daria. Nonostante i tentativi di dissuasione del nonno Thomas, la famiglia si stabilisce nell'inquietante albergo di quest'ultimo. Mentre i ragazzi si ambientano nella nuova realtà, Anna scompare misteriosamente; nel tentativo di ritrovarla, i gemelli scoprono i numerosi misteri del paese e sono costretti ad affrontare un'oscura eredità familiare.