venerdì 4 marzo 2011

Gli emo di Zelig

Il nuovo zelig nn mi piace molto, la cortellesi nn mi piace, la scontrada era mejo, ma la rivelazione sono gli Emo, Emozione, Misticismo, Oscurità ;-))
Eosvaldo è il nostro preferito,

pressioni sono diventate dei tormentoni. Parliamo de I Mancio e Stigma, il trio che sta spopolando con i personaggi degli Emo proposti nella trasmissione comica più amata della tv.
Loro sono Marco Mancin (Enzo), Patrizia Cammarota (Mara) e Angelo Grasso (Eosvaldo, l’emo più stralunato) e ci raccontano come è nato il loro trio, quali sono i loro sketch più amati e come sta procedendo la loro avventura a Zelig.

Allora ragazzi, raccontateci un po’ la vostra storia: com’è che un infermiere e una psicologa si incontrano, cominciano a fare i cabarettisti e adottano un ex operaio e perché scelgono questo nome I Mancio e Stigma?
Io e Angelo (parla Mancio/Marco ndr) siamo amici sin da ragazzini e abbiamo sempre fantasticato sul metterci a fare cabaret. Con Patty ci siamo conosciuti a un corso di teatro e ho scoperto che anche lei aveva come sogno quello di esibirsi come comica. Era il 2002 e io e Patty ci siamo iscritti ad un corso di teatro comico e cabaret e da lì abbiamo creato un duo, chiamandomi Mancin di cognome il mio soprannome è sempre stato Mancio mentre patti ha una cicatrice sulla mano e quindi la chiamavo Stigma (da stigmate) quindi il nome del gruppo che nasceva è stato chiamato “Mancio e Stigma”. Nel 2003 si è unito a noi Angelo, ma siccome lavoravamo già da un anno e non volevamo rischiare di perdere alcuni contatti abbiamo deciso di mantenere il nome facendolo diventare “I Mancio e Stigma.

Chi sente il nome del vostro gruppo si aspetta di vedere un duo, invece siete tre… Proprio come si intitolava uno dei vostri primi spettacoli: “La nostra coppia è un trio”. Sappiamo che Marco e Patrizia, che sono marito e moglie, sono rispettivamente Mancio lui e Stigma lei. Quindi Angelo è la “e”?!?Si aspettano di vedere un duo perché spesso sbagliano a scriverlo ed effettivamente “Mancio e Stigma” dà l’idea di una coppia, quando invece lo scrivono giusto ” I Mancio e Stigma” diamo l’idea di ungruppo……….è la “i” che fa la differenza!………….. Angelo non è solo la “e”, ma “i.e”!

Il ruolo di Angelo nelle vostre intenzioni iniziali era quello del “reggitore del moccolo”?
Assolutamente no! Quando è entrato Angelo è stato perché abbiamo deciso di formare un trio… ripeto, io e Angelo volevamo già fare cabaret in precedenza, ma lui non aveva potuto per vari motivi che non è il caso di elencare. Quando ne ha avuto la possibilità ci si è buttato a capofitto e assieme abbiamo risistemato lo spettacolo e iniziato a lavorare su meccanismi a tre. Nel nostro show ci sono varie tipologie di dinamiche, in alcune esce meglio Angelo, in altre Patty e in altre io….dipende dal pezzo…ma nessuno regge il moccolo a nessuno…. siamo una squadrae giochiamo da squadra!!

Parliamo ora dei vostri personaggi. Oggi siete conosciuti al grande pubblico soprattutto grazie agli Emo, ma voi avete fatto tante altre cose soprattutto nei laboratori, ma anche in tv. Quali sono gli sketch più apprezzati del vostro repertorio solitamente?
Ovviamente tra i pezzi più apprezzati c’è Spertizio che è andato in onda sia nella trasmissione Tribbù su Raidue sia a Central Station su Comedy Central ed Mtv. A seguire direi le ronde padane sempre a Central Station. Dal vivo invece vengono molto apprezzati i poeti blues, i due poeti che cercano di dire le loro poesie ispirate a ogni prima volta, non solo intesa come esperienza sessuale, sempre interrotti dal chitarrista, e i monologhi di Patrizia.

Entrando invece nello specifico degli Emo, come è nata l’idea e come vi spiegate il successo che state avendo grazie a loro?
L’idea è nata da me (sempre Mancio/Marco ndr) perché avevo visto alcuni loro video su YouTube, scritto in una notte di febbre alta e provato il giorno dopo nel laboratorio “La corta della commedia” di Gattinara (vc), liìabbiamo capito subito che la cosa poteva funzionare, per quanto riguarda il successo che stiamo avendo……è quello è lo sgurz!!! Per chi non sa cosa sia lo sgurz consiglio di vedere “Kamikazen” di Salvatores.
Va detto che abbiamo anche avuto la fortuna che nel periodo estivo la televisione ha martellato i telespettatori con una marea di servizi sugli emo…..ma questo fa sempre parte dello sgurz
.

Prima di cominciare Zelig agli Arcimboldi qualcuno dei “senatori” vi ha dato qualche consiglio?
Consigli ce ne hanno dati molti, tutti molto apprezzati, su tutti Raul Cremona, che ci ha dato delle indicazioni su come gestire i nostri personaggi. Inoltre lavorare di fianco a Bisio e la Cortellesi non può che farci crescere, sono due fuoriclasse e se lavori con fuoriclasse non puoi che migliorare… Dico sempre che se avessi giocato in serie A come punta e avessi avuto alle spalle Mancini e Baggio… beh un paio di goal li facevo anche io. Ecco Bisio e la Cortellesi sono i Baggio e Mancini del cabaret.

Com’è far parte della squadra più forte della comicità italiana, Zelig appunto?
È una sensazione stupenda, si lavora serenamente, la visibilità è altissima ed è un onore avere a che fare con una trasmissione simile… Ci abbiamo provato per molti anni e ora che ci siamo… ce la godiamo!!!

Per la vostra esibizione attuale sono molto importanti i conduttori che vi fanno da spalla. Che differenza c’è (se c’è) tra Teresa Mannino/Federico Basso e Paola Cortellesi/Claudio Bisio?
È brutto parlare di differenze, diciamo che con Federico e Teresa abbiamo creato le basi per quello che poi abbiamo fatto con Claudio e Paola!! Ci siamo trovati bene sia con gli uni sia con gli altri!!

Che progetti avete per il futuro immediato oltre Zelig?
Serate, serate e serate… speriamo di farne molte perché tutto questo lo abbiamo fatto per poter lavorare molto nel live. E poi laboratori, laboratori e ancora laboratori… per creare sempre nuovi personaggi… non ci si deve fermare mai!!!
Un saluto a tutti i lettori del Comedy Planet… anzi vi lovviamo!!!

Sara Cricetina

1 commento: